O culto aos mortos como lugar teológico a partir do tratado : o cuidado devido aos mortos em Santo Agostinho

Abstract

The purpose of this paper is to reflect on the cult of the dead as theological locus. Our bibliographic research has its foundation on Saint Augustine`s treatise De Cura pro Mortuis Gerenda (On Care to be Had for the Dead) written in 421, in response to a query raised by bishop Pauline of Nola regarding the advantage of burying a christian near the grave of a saint or martyr. This paper is divided into three parts. The first deals with the meaning of the cult of the dead in the christian faith, including the concepts of prayer, reverence and the Communion of Saints in the light of the Tradition and Magisterium of the Church. In the second part, we present the key aspects regarding the cult of the dead in St. Augustine, especially the mediation between the living and the dead, augustinian theology about death and the meaning of the body according to his eschatology. The third part reflects on the cult of the dead as theological locus. It addresses the theological meaning of death, the liturgy of death, the sacredness of the corpse, the funeral celebrations and the meaning of the 7th day Requiem Mass, demonstrating that such cult favors the dead through prayer, the Communion of Saints, the importance of purgatory and indulgences, culminating in the resurrection of the body.

Lo scopo della tesi è di riflettere sul culto dei morti come luogo teologico. Il lavoro è stato sviluppato con ricerca bibliografica centrata nel trattato De Cura pro Mortuis Gerenda (La cura dei morti) scritto da Sant'Agostino nel 421, in risposta alla consultazione fatta dal vescovo Paulino de Nola, sul vantaggio di seppellire un cristiano vicino alla tomba di un santo o martire. Questa tesi è composta da tre parti. La prima parte si riferisce al significato del culto dei morti nella fede cristiana, attraverso i concetti di preghiera, riverenza e comunione dei santi alla luce della Tradizione e del Magistero della Chiesa. Nella seconda parte vengono presentati gli aspetti importanti sul culto dei morti in Sant'Agostino; specialmente la mediazione tra i vivi e i morti, la teologia agostiniana sulla morte e il significato del corpo in questa escatologia. La terza parte riflette sul culto dei morti come luogo teologico. Affronta il senso teologico della morte, la liturgia della morte, la sacralità del cadavere (salma), il rituale delle esequie e il senso della Messa del settimo giorno, dimostrando che questo culto favorisce ai morti attraverso la preghiera, la comunione dei santi, l'importanza del purgatorio e indulgenze culmminate nella risurrezione della carne.